Paperblog

giovedì 29 dicembre 2011

riflessione......

Cosa termina prima l'idealizzazione della persona amata e quindi l'amore per lei....oppure
l'amore per la persona idealizzata e quindi l'amore per lei?
Non si sa....una sola cosa è però sicura:
In entrambi i casi LA STORIA D'AMORE FINISCE!!!!!!!!!!

martedì 27 dicembre 2011

la mia topolina.......

Ancora ricordi........

... Quel vento mi è rimasto nell' anima, la sua velocità era tale da sradicare completamente alcuni alberi, la vista di quelle radici mi spaventava, mi apparivano come braccia tese verso il cielo. Ma lo stesso vento mi dava un senso di libertà infinita quando nelle giornate di primavera, spazzava via tutte le nuvole e mostrava un cielo azzurrissimo che in nessun altro posto ho avuto occasione di vedere. Cantavo malinconica canzoni inventate da me, e affidavo le mie parole al vento sperando che qualcuno le udisse. Ho insegnato anche a mia figlia ad ascoltare le storie che esso racconta...
Dietro lamia casa d'infanzia fredda e austera, c' era un capannone fatto di canne e il rumore che il vento faceva, intrufolandosi fra esse, mi teneva sveglia per delle ore, durante le quali, per distrarmi guardavo i mille giochi di luci e di ombre che i rami degli alberi facevano sul muro della mia camera con l' aiuto della luce della luna...
Con lei facevo delle lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta, in luoghi deserti o affollati, brulli e inifitamente fertili. Li percorrevamo in lungo e in largo senza stancarci mai, di notte e di giorno, cantando o mangiando le frittelle di pane che la mamma ci preparava. Erano frittelle speciali  che avevamo il privilegio di mangiare solo una volta ogni quindici giorni quando faceva il pane, per il resto dei giorni la merenda consisteva in pane e olio o pane e cioccolata raramente qualche brioches. Andavamo alla ricerca di passaggi sotterranei dove andare a vivere e Paestum era piena di tutto questo, peccato che le grotte erano sempre troppo strette e i passaggi sotterranei franati, ma a questo punto subentrava la nostra fantasia a regalarci folletti, tesori, marziani. Non riesco a scrivere di lei senza vedermela davanti così come l' ho vista l' ultima volta che è tornata qui: aveva un magliore exra large, polacchine e pantaloni con il cavallo basso. La vedo in silenzio perchè non amava parlare di sè, la vedo mentre cerca invano di farsi le sue ragioni e poi decide di colpo di chiudersi in se stessa. Da piccole mi aiutava ad imparare le poesie a mamoria, m' insegnava ad andare sulla bici e nel frattempo mi raccontava di un posto dove sarebbe andata a vivere da grande. Mi mostrava l' orizzonte, delineato da dodici colline da un lato e dal mare dall' altro, ma per il momento dovevamo limitare il nostro a posti ben più vicini o meglio a posti non troppo lontani da raggiungere con delle biciclette sensa freni dè fanalini. Le strade asfaltate a metà rendevano le nostre escursioni più avventurose che mai, e Paestum si scopriva ogni giorno di più regalandoci sensazioni sempre più forti. Le nostre prime uscite le facevamo di pomeriggio dopo la scuola e restavamo nei dintorni tra fossi da saltare e alberi da arrmpicare poi le passeggiate si fecere più ardue fino a raggiungere il mare, andare oltre non era possibile, ma inventare un viaggio sedute su una barca lasciata sulla spiaggia da un pescatore non era difficile e non ci costava troppo caro. Progettavamo viaggi da fare, bar da aprire, case da costruire... E in un certo senso quest' ultimo progetto riuscimmo a realizzarlo, quando trovammo una casa abbondonata a se stessa ma ancora in buoni condizioni... Le lempadine le sostituimmo con delle candele, l' acqua la portavamo con i secci e il giardino lo dipingemmo dell' angolo di una camera. Alla batteria di una macchina colegammo una radio.. Ma questo accadde molto più tardi...

venerdì 23 dicembre 2011

alla mia mamma

Ho avuto mia mamma ricoverata all'ospedale, tachicardia ...
"-la nonnina per gli anni che ha sta benone"-
"-scusi? quale nonnina? solo i miei figli possono chiamarla così, Lei la chiami Signora per Cortesia!-"
Questa è la mia mamma...
a guardarla mi viene da piangere....ha 87 anni, mi tiene la mano come una bambina.
_proprio come facevo io con lei quando ero piccola_
Adesso sono io che parlo per lei...mi guarda con quegli occhi meravigliati e persi, lo sguardo di chi non capisce!!!
Si fida di me.....come io mi fidavo di lei....come la mia piccola si fida di me!
L'ho portata al supermercato, ha comprato due bicchieri di Titti colorati, tutti gialli.
Uno per lei uno per il papà.
Non riconosce più il valore dei soldi...confonde i pensirei....ma ride, ride ...
e scommetto che se il suo cuore glielo permettesse si farebbe volentieri un giro di walzer con il suo "vecchio"...
Buon Natale Mammma io ti ho perdonata spero che tu possa fare lo stesso con me!

mercoledì 21 dicembre 2011

Ma quanto è bello il mondo visto da quassù...

Ho iniziato a scrivere poesie e racconti durante l'adolescenza (un pò come fanno tutti)...scrivevo e raccontavo...cercando di tradurre in parole le emozioni, di esorcizzarle sbattendole su un foglio.
In questi anni ho combattuto su due fronti, due erano le cose che volevo cambiare di me:
Diventare più tenace.
Allontanare le emozioni da me.
Oggi posso dire di esserci riuscita!
Ma.....non scrivo più!

martedì 20 dicembre 2011

Il ricordo di ZIzi...

Avevo una zia che spesso veniva ad aiutarci quando ammazzavamo il maiale o facevamo le conserve per l' inverno. Zia Gina si chiamava, ma io la chiamavo Zizi ed era la mia zia preferita. Non aveva famiglia, non si era mai sposata quindi in quelle occasioni rimaneva a dormire da noi.
Per me era una festa, per lei un tormento, avermi continuamente fra i piedi, ma alla fine cedeva e mi lasciava andare a dormire nel suo letto dove mi raccontava le storie del paese e le storie dei bambini cattivi al quali la Madonna non voleva bene.
Era analfabeta così facemmo un patto, io le avrei insegnato a scrivere e lei in cambio mi avrebbe insegnato a farmi voler bene damma Madonna.
 Lei non imparò mai a scrivere perchè nel momento di farlo si lasciava andare a sonore risate che duravano un' eternità e non le permettevano di tenere la penna in mano e poi aveva sembre cose più importanti da fare. Io non so se sono riuscita a farmi volere bene dalla Madonna, ma mi consolava il fatto che crescendo non sarei più stata una bambina e quindi non avrei più avuto niente a che fare con lei.
 Zizi aveva lunghi capelli bianchi che tutte le mattine raccoglieva in un chignon, era minuta, sorridente, sempre pronta ad intrufolarsi nei discorsi degli altri e per questo mio padre, cioè suo fratello, le urlava sempre di stare zitta, ma lei non era capace di farlo, rideva dei suoi urli e continuava ad esprimere la sua opinione.
 Qualche volta andavo a dormire a casa sua dove s' inventava un marito morto in guerra e un figlio mai nato. Io l' ascoltavo e le chiedevo di portarmi al cimitero a vedere la sua tomba. Ci andavamo a piedi con qualche fiore in mano e il cuore che batteva forte per l' emozione e la lunga salita del paese. Non aveva nessuna tomba da farmi vedere, ma quando arrivavamo là non so per quale motivo la cosa non m' interessava più, passeggiavo nei vialetti guardando tutte le foto e cercando d' immaginarmi a chi erano appartenuti quei volti. A vederli così mi dicevano molto.. Ma se provavo a dare loro una vita tutto aveva un senso diverso, baciavo coloro che avevano un viso simpatico...
 Di qualcuno mi chiedevo come mai avesse un' espressione così triste o così allegra.
 Mi faceva vedere i miei nonni, che non avevo mai conosciuto, o qualche paesano e mi raccontava le loro storie per metà inventate e per metà vere. Mi piaceva ascoltarla mentre di dava un gran da fare a pulire le tombe e a cambiare l' acqua dei fiori.
Recitava qualche preghiera, baciava qualche fotografia e poi andavamo via. Sembrava non dare alcun senso alla morte mentre io ne avevo una gran paura... Le persone semplicemente smettevano di esserci... Provavo ad immaginare una me che non c' era più.. Ma cos' era che non aveva senso la morte o la vita?!
Quando andavo a casa sua veniva spesso a trovarci un altro suo nipote più o menso della mia stessa età, e insieme riuscivamo a inventare mille scherzi da fare e lei l' unico modo che conosceva per difendersi erano i pizzicotti. Con quanti lividi tornavo a casa!  "Tuppellina" i chiamava "mettiti a dormire adesso, se no chiamo tuo padre."
 E io mi rannicchiavo accanto a lei rassicurata di trovarla ancora lì la mattina seguente. Nella sua casa, in una stanza sempre chiusa, teneva galline, papere, piccioni. Un stanza intera tutta per loro. Non ci si poteva entrare tanto era il cattivo odore, ma anche questo faceva parte di lei e io le volevo bene, mi tappavo il naso quando andavamo a portargli il grano e qualche volta ne uscivo piena di pulci. Zizi non aveva niente, nè una casa sua, nè una passione, nè una famiglia, eppure sembrava avesse tutto...
Chi di noi due è stata più brava, lei a farmi credere quello che non era, o io ad inverstirla di mille aspettative? Ma il bene prescinde da quello che si è? Quand' è che si decide di voler bene ad una persona? Esite il bene incondizionato? Provavo un grande affetto per lei per il semplice fatto che lei mi voleva bene. E se lei improvvisamente avesse smesso di farlo? E se lei avesse smesso di riempirmi di attenzioni?

piccolo regalino....

sabato 10 dicembre 2011

quizzzzzzz...indovina il libro....

Dunque ...dunque...
un pò inpensierita perchè uno dei miei "cadeaux" non è ancora giunto a destinazione...forse perchè c'è il mare di mezzo???
vabbuò attendo...nel frattempo ecco a voi l'indizio.
Pag 62 capitolo 8
si parla dell'incendio della foresta!!!

mercoledì 7 dicembre 2011

lunedì 5 dicembre 2011

NON TI MUOVERE


E' un libro intenso, un libro sporco, com'è sporco il volto dell'amante sgualcito, quasi indefinito. Sporca è la vita di Timoteo che prima violenta la giovane e poi se ne innamora. Sporca è la relazione con la moglie senza più amore, mosse da compiere.
 "Non ti Muovere" è una storia piena, di come ce ne sono tante, da un lato i benestanti dall'altra i poveracci. Potrebbe essere tranquillamente una storia vera!
L'UNICO LIBRO della Mazzantini che sono riuscita a leggere fino in fondo..con coinvolgimento e curiosità. Ben scritto, crudo e mai banale pur trattando un tema "banalissimo"

presto raggiungerà una vincitrice del sabato quiz......

compleanno ....

Compleanno...la sorella piccola ha decorato la torta della sorella grande....bella ed originale non credete?

sabato 3 dicembre 2011

SABATO QUIZ

 indovina il libro
pag.59 scrive così:
Dio vi benedica, miei cari amici, e vi conceda i bei giorni che a me toglie.
Alberto, ti ringrazio di avermi indotto in inganno...(...)..Carlotta Addio!